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Lo fai sempre anche tu e non sai che stai pagando un sacco di soldi: Federconsumatori ti allerta

Lo fai sempre anche tu e non sai che stai pagando un sacco di soldi

Attenzione a non commettere questi errori quando cambi operatore di luce e gas. Potresti finire per pagare di più.

Cambiare operatore di luce e gas con una semplice telefonata dovrebbe essere la scorciatoia verso bollette più leggere, anche se, sempre più spesso, si rivela l’esatto contrario.

A lanciare l’allarme è Federconsumatori, che in un report pubblicato lo scorso 10 dicembre smonta una delle promesse più ricorrenti del mercato libero dell’energia, ovvero il risparmio “facile” e garantito. I numeri raccontano infatti una realtà molto meno rassicurante.

I risultati dell’analisi

Secondo l’analisi dell’associazione, quasi il 60% degli utenti che nell’ultimo anno ha cambiato fornitore non ha ottenuto alcun vantaggio economico. Anzi, in molti casi, paradossalmente, la bolletta è aumentata. Il campione preso in esame è tutt’altro che marginale. Sono infatti stati 1243 i nuovi contratti di luce e gas stipulati negli ultimi 12 mesi.

Di questi, il 63% è stato attivato tramite contatto telefonico. E qui sta il nodo cruciale: quasi la metà dei contratti chiusi via call center ha prodotti costi più elevati rispetto al fornitore precedente, mentre gli altri non hanno mantenuto le promesse di risparmio sbandierate in fase di vendita.

Lo fai sempre anche tu e non sai che stai pagando un sacco di soldi
A cosa fare attenzione quando si stipula un contratto – leonardo.it

Il fatto più preoccupante è strutturale. Federconsumatori parla apertamente di opacità nei meccanismi di televendita, dove informazioni parziali e pressioni commerciali finiscono per orientare il consumatore verso scelte poco consapevoli.

Da qui, la richiesta formale al Governo e alle Autorità di controllo Arera e Agcm di intervenire con regole più stringenti e controlli più efficaci su un settore che continua – ahinoi – a muoversi in una zona grigia.

Come comportarsi

L’associazione invita alla prudenza quasi difensiva. Ascoltare le offerte va bene, ma meglio non accettarle al telefono. Fondamentale è chiedere sempre il contratto per iscritto, leggere ogni clausola con calma, diffidare di chi chiede dati sensibili e infine agire sempre con circospezione.

Attenzione anche a uno degli argomenti più abusati, ovvero la fine del mercato tutelato, spesso evocata per generare un senso di urgenza e spingere a fare scelte di getto. Il report chiarisce anche un punto spesso frainteso. Nel mercato libero esistono realmente offerte convenienti (per davvero) talvolta persino più vantaggiose dei prezzi regolati dall’Arera. Ma individuarle richiede tempo e competenze minime.

Bisogna distinguere tra tariffe fisse e variabili, conoscere le condizioni di recesso, eventuali clausole nascoste e occorre tener conto i eventuali costi indiretti che emergono solo a posteriori.

Il problema, però, non può essere scaricato interamente sulle spalle dei consumatori. Federconsumatori evidenzia come l’aggressività del teleselling sia oggi uno dei principali motori della migrazione forzata verso il mercato libero, spesso più per pressione che per reale convenienza.

Per questo chiede sanzioni più severe e un coinvolgimento diretto dell’associazione nei tavoli di consultazione sulle normative energetiche.

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ultimo aggiornamento: 15 Dicembre 2025 12:39

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